Virtus, il dopopartita. Domani arriva Sassari

La perfezione non esiste, ha detto Ivanovic ieri sera, ma la partita della Virtus ci si è avvicinata molto. Senza dubbio la miglior prova della stagione per i bianconeri, che dopo lo scivolone contro Cremona sono stati sul pezzo per 40 minuti, e hanno travolto il Panathinaikos conducendo dal primo all’ultimo minuto. Partita totale di Pajola, contributo offensivo da parte di tanti (Edwards, Smailagic e Morgan soprattutto), e impatto difensivo da parte di tutti. Dominio a rimbalzo - sfruttando benissimo l’assenza di Holmes - staffetta difensiva su Nunn che ha funzionato alla perfezione, e anche primi timidi segnali di vita di Alston. Insomma, non poteva andare meglio di così, per la gioia dei cinquemila del PalaDozza, che sarà anche un impianto piccolo e obsoleto ma in serate come questa ha un’atmosfera difficilmente replicabile altrove, Fiera compresa.
Per la Virtus è la terza vittoria consecutiva in Eurolega, e il terzo scalpo importante dopo Real e Monaco. E la classifica sorride, record di 4-2 e secondo posto in gruppo. Difficilmente sarà sempre così, ovviamente, ma quello che conta è che il gruppo di Ivanovic sta crescendo, e che sta dimostrando sul campo che - nonostante i limiti di taglia - ce la si può giocare con tutti, anche ai massimi livelli. Domani intanto si torna in campo in campionato, contro Sassari, prima di un altro doppio turno europeo. Il livello della partita è totalmente diverso, bisognerà provare a tenere alto comunque il livello di concentrazione, nonostante l’appeal della regular season del campionato italiano sia completamente diverso (eufemismo) da quello di Eurolega.