Di Paolantonio, "Il nostro obiettivo rimane la salvezza. La Fortitudo sta pagando gli infortuni"

Emanuele Di Paolantonio è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Tante vittorie, quest'anno. “Siamo a sette”
Ieri partitona. “Siamo stati bravi, ottima partita sia difensiva che a livello di condivisione del pallone in attacco. Abbiamo faticato un po' contro la loro zona all'inizio, e sul loro post basso, poi sul lungo periodo siamo venuti fuori muovendo la palla, vincendo a rimbalzo, facendo 22 assist e, ad onor del vero, sfruttando le loro problematiche attuali di organico”
Dopo un inizio di stagione difficile è cambiato tutto. “La stagione è ancora lunghissima, a oggi siamo in un momento positivo e la svolta c'è stata quando abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi, della fiducia nel lavoro quotidiano e nei compagni. Ieri la fiducia è arrivata quando abbiamo smesso di forzare da tre punti dando palla anche in area, poi alzando il ritmo sono arrivati tiri migliori”
Punto forte e punto debole della Fortitudo? “Avevamo lavorato benissimo nel cercare di evitare le uscite di Sarto e di stare attenti al loro post basso. Su Sarto è andata molto bene, buon lavoro di collaborazione da parte di tutti. Nel post basso abbiamo fatto un po' fatica, siamo stati sorpresi da Anumba prima e da Sorokas poi, siamo successivamente riusciti ad anticipare le loro posizioni e ne siamo venuti a galla. Offensivamente, serviva ritmo per attaccare prima che si mettessero a zona, sapendo che l'avrebbero fatta a lungo: qualcosa non ha funzionato, qualcosa altro sì, bravi i ragazzi”
Gli obiettivi sono cambiati? Puntate al vertice? “Non abbiamo obiettivo playoff, se iniziassimo a perdere il nostro focus guardando la classifica sarebbe il momento in cui perderemmo la nostra strada. Dobbiamo cercare di salvarci, magari il prima possibile, quello resta il nostro obiettivo”
Cento è realtà considerata piccola solo da chi non la conosce bene. Potrebbero esserci altri obiettivi, in futuro? “Viviamo in una società che non fa mancare nulla, sono tutti dediti alla squadra a 360 gradi, qualsiasi cosa chiediamo ci viene fornita. Ieri ad esempio siamo riusciti a far vedere delle clip della partita già durante l'intervallo, grazie a chi ha fatto le riprese: sembra poco, ma non è. E' una società virtuosa, ma dobbiamo essere realisti e pensare che questo campionato è una seconda serie A, ci sono grandi realtà con grandi ambizioni”
Conosci Jordan Harris? Ce lo puoi descrivere? “L'ho scoutizzato e l'ho affrontato l'anno scorso. E' diverso da Lee Moore, è più uno specialista: ottimo difensore, grandissimo atleta, sa correre sia con che senza la palla, più adatto all'uno contro uno che non al tiro anche se ha buone percentuali. Non è un mangiapalloni, può molto più che degnamente sostituire Lee Moore a cui sono legato avendolo allenato a Brescia”
La lotta promozione vede squadre che potranno svettare? Ci potrà essere anche la Fortitudo? “Verona e Pesaro, dato che la classifica parla chiaro, sono quelle che stanno facendo meglio. Sicuramente la Fortitudo è, a mio modesto avviso, appaiata a loro anche se sta pagando infortuni importanti che la stanno rallentando. Hanno perso Imbrò, Benvenuti, Moore, ora Guaiana: li puoi anche sostituire ma aumentano le fatiche. Visto l'ambiente, lo staff tecnico e la profondità del roster, possono dare fastidio a tutti”