Faceva caldo, e Waimer sentiva con curiosità questo nuovo dibattito se davvero fosse così caldo o fosse un complotto di quelli là. A lui le temperature alte facevano piacere, perchè più si scottava e più la gente andava al bar a riversare denaro sonante - non sempre passava lo scontrino ma vabbè, troppa fatica - elevando le sue gioie. Però notava che alla mattina, in spiaggia, gli ombrelloni si lamentavano quando venivano aperti e nemmeno il suo indiscutibile carisma faceva terminare le loro proteste. E questo, ecco, non era mai successo. Nelle ore più torride la gente languiva, tranne quei due là, soliti, che riuscivano a scaldarsi anche quando la sabbia era così torrida che nemmeno i venditori di cocco, solitamente ignifughi, andavano in giro.

Bavvy - Hai sentito la Fonospiaggia? Si è smarrito un bambino dal costume a righe, ma pure una cordata. Pare aspetti i genitori al Bagno Christian, numero 103.

Piccy - Passano gli anni. Caldo, temporale, qualsiasi cosa. Ma tu invece di guardare in casa tua devi sempre venire a rompere i cosiddetti a me? Eppure anche dalle tue parti ci sono lamentele, no? La mancanza di posti per le carrozzine, giocatori che dichiarano amore eterno e poi se ne vanno, una squadra che viene utilizzata come Lidl dalle vere potenze di Eurolega. Il mercato bloccato da Lundberg, che è talmente famoso che c'è chi lo scambia per Ivan Drago e chi pensa sia svedese. Basta e avanza?

Bavvy - Ma figurati. Il nostro è un breve telefilm, la vostra è una soap opera infinita. "Una cordata al sole", dovrebbero fare, altroche. Gente che entra, esce, veti, amori, liti, polemiche, colpi di scena, rinvii. Vado a depositare il nome, magari faccio i soldi ed entro anche io nella cordata. E come prima cosa metto Colazia come giocatore-allenatore-dirigente. So che ci tieni.

Piccy - Sai, noi non abbiamo il magnate che ha milioni che gli cascano dalle tasche, e che poi mi pare si stia stancando pure lui di spenderli per poi essere battuti sempre da Messinaaaaah. E allora si fa con quel che c'è, e non è colpa mia se la metà dei presunti cordatari in realtà erano lì per decidere di testa loro. E forse anche nemmeno loro.

Bavvy - Però mi piace la squadra che state facendo. Come sempre costruita per non dare fastidio a chi comanda veramente, perchè se qualcuno gli toglie il posto lui si lamenta con chi poi va in tv e scrive, si fa campagna contro i compagni e salta l'allenatore. E' quello il vostro problema, non da dove arrivino i soldi.

Piccy - Cotanta esperienza nelle faccende nostre mi commuove, non è che vuoi prendere tu un posto dirigenziale? Anzi, invece di spendere soldi in spiaggia, vuoi che ti dia il numero di un qualche cordataro, così entri anche tu in Fortitudo? E magari Lundberg, Lundgren, come cavolo si chiama, lo passi a noi.

Bavvy - Ah, volentieri, ma ora di andare anche io dal notaio non ne ho voglia per niente. Che poi magari ci vado, mi trovo il Signor No e torno indietro. Dai, penso che tu possa fare a meno di me in cordata. Tanto non ne avete bisogno, vero? Con tutti i miliardi di tifosi che avete, troverete denari ovunque.

Piccy - Dì quello che vuoi, ma io ora amo i tedeschi, punto.

Waimer non amava nessuno, o meglio amava solo quelli che gli lasciavano qualche denaro in cassa: fossero poi tedeschi li voleva anche molto gentili: denari, e basta. Pensava a queste cose, quando la mamma del piccolo Murio si lamentò che altri sette bambini lo avevano estromesso dai giochi e dal saltabile. Waimer si girò, tirò un potente rutto con retrogusto di mortadella e tornò, come sempre, a pensare che il suo prato fosse l'unico che davvero gli voleva bene. Dura, la vita.

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PLAYGROUND, QUESTA SERA LA FINALE