Niang: tornare al Paladozza con la Nazionale è tanta roba. La stagione con la Virtus sarà importante per la mia carriera

Saliou Niang è stato intervistato da Marco Vigarani sul Corriere di Bologna.
Un estratto delle sue parole.
Tornare al PalaDozza con la Nazionale. È davvero tanta roba. Questo è un palasport in cui qualsiasi giocatore di basket sogna di giocare. Quando ero piccolo e facevo parte del vivaio della Fortitudo venivo qui anche semplicemente come spettatore: mi ricordo di avere sempre respirato un'atmosfera incredibile.
Cosa è cambiato dalla Fortitudo a Trento? "Sono stati due anni davvero molto importanti, in campo e fuori. Non arrivavo da una situazione facile ma ho trovato le persone giuste nel momento giusto della mia vita. A Trento ho incontrato sempre qualcuno pronto ad aiutarmi e io ho dato il massimo ogni giorno".
Niang, Akele, Pajola e Diouf: tanta Virtus in azzurro. "Ci stiamo iniziando a conoscere e cerchiamo in campo quell'intesa che vorremmo portare anche nella stagione alla Virtus. Pure fuori dagli allenamenti stanno nascendo delle belle amicizie: mi trovo bene con loro".
Il draft ha fatto crescere la sua voglia di Nba? "Sinceramente sì, ho capito fino in fondo che quello è il posto in cui vorrei giocare. Il mio grande sogno da provare a realizzare".
Intanto è stato scelto. Sì, è un primo passo ma adesso devono arrivare quelli decisivi. La nuova stagione con la Virtus sarà davvero molto importante per la mia carriera ma credo che tutto nasca qui, adesso, con la maglia della Nazionale.
Cosa devono aspettarsi i tifosi virtussini? "Credo di essere un giocatore già diverso da quello che ha finito il campionato con Trento. Le settimane di lavoro negli Stati Uniti sono state impegnative sul piano fisico e tecnico, mi sento ulteriormente migliorato".