Improta, presidente dell'Osservatorio: gli ultrà si mettano l'animo in pace, la strada del protocollo è tracciata

Maurizio Improta, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, è stato intervistato dal Corriere della Sera dopo i fatti di Rieti, e ha parlato della situazione nel mondo nel basket e del nuovo protocollo.
Il protocollo firmato con la Federbasket, voluto anche dal presidente Gianni Petrucci, sta già dando i suoi frutti, anche se è scoppiata la protesta compatta degli ultrà di tutta Italia che ovviamente non vogliono i biglietti nominativi perché si possano fare così controlli sui requisiti soggettivi dei tifosi e impedire l'accesso sugli spalti a chi è stato daspato sia nel calcio sia nel
basket e negli altri sport. Si mettano l'anima in pace, è una strada tracciata. Ed entro gennaio ci sarà anche l'allineamento informatico fra il Ced di Napoli, il Centro elaborazione dati del Viminale, e le piattaforme di ticketing per impedire proprio l'acquisto online dei tagliandi a chi non è in regola.
Anche il basket ha sperimentato i divieti di trasferta? Certamente. E con il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie a rischio
stiamo ottenendo ottimi risultati, sebbene non possiamo impedire che i violenti si spostino per l'Italia. Da gennaio i provvedimenti emessi sono stati già 330, quasi tutti sul calcio, ma molti anche sulla pallacanestro, con un risparmio di oltre 2 mila unità delle forze dell'ordine, un calo del 200% degli incidenti in itinere e abbiamo anche ottenuto di dimezzare il numero degli agenti feriti.
Ma c'è anche un problema di impianti per il basket? Diciamo che la situazione attuale non ci aiuta di certo nella gestione dell'ordine pubblico e della prevenzione. Il modello da seguire è quello di Pesaro, altrove quasi ovunque mancano barriere di separazione fra tifoserie, in più i palazzetti sono quasi tutti in centro città e al chiuso, dove gli ultrà lanciano fumogeni e petardi. Tutto molto pericoloso. Ma anche questo punto è interessato da un progetto normativo e colloqui con Federazioni e Leghe per rinnovare gli impianti.