Cento - Fortitudo, il prepartita di Lorenzo Dalmonte
In vista della partita di domenica 16 novembre alla Baltur Arena contro la Fortitudo Bologna, il Primo Assistente Lorenzo Dalmonte ha risposto alle domande sulle condizioni della squadra, sulle recenti prestazioni e sulla preparazione della partita.
La Fortitudo adesso sembra aver ingranato e raggiunto un suo equilibrio. Se c’è la possibilità di poter vincere domenica, in cosa la Sella dovrà essere migliore rispetto alla squadra vista a Cividale?
“Bologna sta esprimendo una buona pallacanestro: storicamente le squadre di Caja offrono una bella pallacanestro da vedere, difensivamente ed offensivamente parlando, e ultimamente hanno effettivamente trovato equilibrio e costanza. Vengono da una partita clamorosa in un campo difficile e contro un avversario tosto come Mestre, vinta facendo una partita solida. Noi vogliamo pensare partita dopo partita, dobbiamo imparare dagli errori: a Cividale è stata un ‘ottima partita per più di trenta minuti, poi abbiamo commesso degli errori da cui vogliamo imparare: la prossima partita sarà un’occasione per dimostrare in primis a noi stessi che abbiamo fatto un passo avanti su questo. Sicuramente l’impatto di domenica sarà determinante: con una squadra del genere non potremo permetterci un impatto soft, non potremo permetterci si sfaldarci ad un momento negativo, perchè loro sono una squadra che ti porta ad avere momenti meno positivi nel corso della partita. Quindi partiamo da questo, dall’impatto che dovremo avere sin dall’inizio del match.”
Quali sono quindi le armi per poter limitare una Fortitudo in salute adesso, con o senza il nuovo straniero?
“C’è l'incognita del nuovo straniero, lo sappiamo, ma affrontiamo una squadra che conosciamo. Trovare la chiave contro la Fortitudo non è un lavoro semplice e avendo pochi giorni per prepararci, stiamo cercando di riassumere alcune cose su cui punteremo: dovremo sicuramente essere bravi nella gestione dei ritmi e bravissimi nella gestione delle palle perse, perché la loro difesa ti porta come dicevo a commettere errori. Sicuramente anche la gestione del nostro attacco e della palla dovrà essere importante. Quindi partiamo da queste due cose: sembrano semplici e scontate, ma probabilmente saranno determinanti.
Vi aspettavate una crescita così rapida di Berdini, che si sta prendendo la squadra sulle spalle?
“Di solito noi di singoli non parliamo, ma se arriva la domanda è corretto dare una risposta. Nicola è un ragazzo straordinario e un lavoratore serio, ce ne sono pochi come lui: stamattina è entrato alle 8:30 in palestra per fare una seduta di pesi extra. Stiamo lavorando tanto individualmente su di lui, è disponibilissimo. È la dimostrazione della famosa frase “il lavoro paga”.
Ce lo aspettavamo? Sì, perché la società ha fatto la scelta di ripartire da lui come playmaker titolare proprio perché vogliamo che diventi un giocatore ancor più importante di quello che è già per noi, poi ha ancora margine di crescita.”
Come state dal punto di vista fisico, visto che siete alla terza partita in 8 giorni?
“L’ultima volta che ho risposto a questa domanda, dopo appena 5 minuti ci hanno comunicato che Montano aveva la febbre… ma a parte gli scherzi, stiamo bene: come dicevo la volta scorsa, siamo attenti ai carichi, a tutta la gestione fisica dei ragazzi.”
Domenica sarà sold out alla Baltur Arena. Quanto può essere importante e quanto può incidere sulla partita questo dato, viste le scorse partite casalinghe e in particolare l’ultima con Ruvo, in cui i tifosi hanno dato una grande spinta con il loro sostegno?
“È il nostro sesto uomo, nel vero senso della parola. Con Ruvo, sottolineo di sabato sera che non è un orario solito, siamo rimasti molto contenti: si sono fatti sentire, ci hanno aiutato nei momenti clutch. Li aspettiamo ancora una volta: come detto prima, per noi sono importantissimi ed è importante che loro continuino a sostenerci come stanno facendo. Domenica ci aspettiamo la replica di sabato sera.”