I migliori auguri di Buon Natale a tutti i nostri lettori, e come sempre grazie per la fiducia che ci date ogni giorno. Saranno festività baskettare, da oggi da Capodanno la Virtus giocherà due volte e la Fortitudo una. E a noi piace decisamente così!

Davanti al Salvatore che è nato per noi non si può arrivare a mani vuote. Pastori e Magi, umili e dotti, poveri e ricchi, tutti portano doni, perché così si celebra seriamente la venuta tra noi del Signore. Ci sono doni spirituali – e quindi propositi di vita interiore – che possono convenire a tutti coloro, credenti e non credenti, che vogliono arrivare con giusta e profonda preparazione al tradizionale appuntamento natalizio.
Il primo è l’amore spassionato per la verità, da cercarsi e onorarsi dovunque si trovi, oltre gli orpelli che troppo spesso la celano. Per esempio, va ricercata la verità del Natale (che è essenzialmente per ogni uomo la convinzione di non essere solo e abbandonato nel vuoto del cosmo e la speranza di avere un destino), di là dalle luminarie, dalla frenesia, dal chiasso che oggi nascondendola la mortificano.
Il secondo è la “cultura di pace”, che anzitutto entro le coscienze ci invita a dissociarsi da ogni progetto di odio, da ogni proclama di lotta, da ogni esaltazione della violenza.
Il terzo dono – e il terzo proposito – sia un ritrovato senso di solidarietà tra gli uomini, che ci apra all’attenzione cordiale e fattiva alle necessità materiali e morali degli altri. Dalla capanna di Betlemme continua inesauribile a zampillare l’amore. Non c’è uomo che, poco o tanto, non ne sia irrorato. Non c’è uomo che, indipendentemente dalle sue esplicite persuasioni, non venga convocato dal Natale ad adoperarsi per il bene la gioia degli uomini, che, almeno in questa circostanza, si devono tutti sentire fratelli.

(Card. Giacomo Biffi, 1987)

Akele: è il momento migliore della mia carriera, ma non mi sento arrivato. Il meglio deve ancora venire
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