Supercoppa A2, Flats Service Fortitudo Bologna - Dole Rimini, cronaca
Flats Service Fortitudo Bologna – Dole Rimini 62-74
Buon primo tempo, inizio ripresa con affanno e bandiera bianca alzata con risultato finale, forse, fin troppo ingeneroso. Il weekend romagnolo della Fortitudo termina di venerdì, lasciando Rimini a giocarsi la finale domenica contro Cividale: i lavori in corso sono fin troppo evidenti, e davanti ad avversari imbattuti in precampionato (come lo era la stessa Effe fino a oggi pomeriggio) l’attacco si è piantato perdendo la verve mostrata in precedenza. E’ ancora estate, l’anno scorso vincere il trofeo non significò nulla, archiviare e ripassare.
Cronaca
Si parte con ritmi lenti, qualche ferro collettivo, e primo break Fortitudo che arriva laddove si mettono un po’ tutti a mettere triple (4 di fila) e a gestire una Rimini che non sa bene dove andare a parare. 16-9 di massimo, e 18-15 a fine primo quarto senza mai fare un gol da due punti.
Si va un po’ di più in area, ma per restare avanti dopo un effimera parità serve principalmente difendere, mentre uno sguillo di Sorokas su una parte dell’area non asciugata in modo corretto fa sudare freddo Bologna e tuonare Caja per il mancato spazzone. Guai zero, comunque, mentre però a Rimini basta liberare due volte Ogden per fare 8-0 e mettere il naso avanti. Tutti un po’ sfilacciati, Moore alla sirena, 34 pari al 20’.
Il tempo di mettersi a sedere dopo l’intervallo e ci si ritrova a -12, trovando porte chiuse davanti e pochi – ma incisivi – errori dietro. 48-36, ma sono sinusoidi per cui è un altro attimo e, con Moore a dar finalmente mano a Sorokas, ci si riavvicina. L’elastico però permane, tra triple di qua e di là, 59-52 Rimini al 30’.
Fantinelli sbatte contro il muro, Denegri mette due triple, ed è di nuovo divario in doppia cifra. Si gratta qualcosa dalla lunetta, si cerca di alzare la difesa, ma Rimini da lontano ci becca il minimo indispensabile per tenere sempre la zucca avanti. Sorokas esce affaticato, Robinson mette il +16, fine della festa.