La partita per il PalaDozza si gioca tra presente e futuro.
Per quanto riguarda il presente, si parla dei playoff di questo campionato di A2, che inizieranno a fine aprile e nei quali la Virtus sarà costretta - a causa dei tanti impegni della Unipol Arena nei mesi di maggio e giugno - a spostarsi per una o più serie in Piazza Azzarita. I bianconeri hanno fatto richiesta al Comune di Bologna, che l'ha approvata (e non poteva fare altrimenti), per cui bisognerà trovare una convivenza con la Fortitudo. Le parti stanno dialogando, ma un primo punto di scontro potrebbe essere su brand e cartellonistica. La Effe normalmente gioca in un palazzo "griffato" biancoblu, e a chi toccherà smontare tutto quando toccherà alla Virtus? Qui i pareri al momento sono contrastanti. Julio Trovato, sentito da Luca Aquino sul Corriere di Bologna, dice Il Comune dovrà darci dei riferimenti prima o poi. Quando affitto un luogo pubblico non devo smontare io il tuo stand della settimana prima, io monto e smonto il mio. Di parere opposto Christian Pavani, sempre sul Corriere: Ci sarà collaborazione, ma nel contratto non c'è scritto che dobbiamo togliere noi i nostri brand. Quando c'è un evento al PalaDozza, ci pensa sempre l'organizzatore, non ho nessun obbligo di farlo io. Alla fine, un accordo si troverà. E non va dimenticato che - per i periodo dei playoff di serie A (dal 10 maggio in poi) per piazza Azzarita potrebbero arrivare richieste anche da un altro inquilino. La Pallacanestro Reggiana infatti ha già giocato tre partite al PalaDozza in questa stagione, e potrebbe anche chiedere di giocare i playoff a Bologna, per problemi di capienza del PalaBigi. Nel caso, il calendario sarebbe ancora più fitto, e le operazioni da fare ancora più complicate.

Oltre a quella della convivenza ci sono anche ipotesi più estreme. La prima, riportata da Damiano Montanari su Stadio, vedrebbe un'inversione di ruoli. Ai playoff Virtus in piazza Azzarita e Fortitudo alla Unipol Arena, per accontentare un numero maggiore di tifosi biancoblu. Esistono i tifosi, che sono importantissimi, ed esistono le esigenze di una società. Valuteremo tenendo in considerazione tutto e tutti, dice il presidente Muratori a Stadio.
Secondo il Resto del Carlino - invece - in caso di derby durante i playoff la Fortitudo potrebbe decidere di spostarsi a Casalecchio per le gare casalinghe, per avere un incasso maggiore. Sempre Muratori, al Carlino: La partita di ritorno contro la Virtus verrà disputata al PalaDozza. Siccome credo che torneremo a vederci durante i playoff, lì dovremo fare un ragionamento, perché giocare in un palazzetto da 5500 posti, quando ne avresti bisogno di uno dalla capienza doppia, è penalizzante per la città e per il nostro club. In un momento economicamente difficile non possiamo trascurare l'indotto generato da un evento così.

Per il futuro, invece, si parla di un possibile ritorno della Virtus al PalaDozza - dato che il contratto con la Unipol Arena è in scadenza a giugno 2017 - e di una convivenza a lungo termine con la Fortitudo, come si faceva negli anni '80 e nei primi '90. Chiaramente tutto dipenderà da come sarà strutturato il bando, da chi parteciperà e da chi lo vincerà. Per il momento siamo nel campo delle ipotesi, ma Julio Trovato non nasconde l'interesse bianconero: Siamo interessati e analizzeremo la cosa insieme alla Fortitudo perchè siamo entrambe risorse importanti per la città e dovremo confrontarci. In questo momento casa nostra è la Unipol Arena, non ci siamo ancora seduti a parlare di futuro con la proprietà del nostro impianto ma stiamo attenti a nostra succede. Le scelte bianconere dipenderanno anche dalla volontà della proprietà, che a breve cambierà con l'ingresso di Massimo Zanetti.
Da parte Fortitudo - invece - la convivenza non sarebbe vista di buon occhio. Pavani: Non siamo dell'idea di condividere l'impianto per l'anno prossimo. Abbiamo sempre voluto creare senso di appartenenza, condividere lo stesso impianto non è il massimo. In futuro la situazione potrebbe essere difficile, siamo del parere che i club debbano avere un proprio campo di casa, come succede ad esempio nel calcio inglese, a Londra ci sono sei squadre in premier e sei stadi. Andiamo sempre avanti su tutto, in questo caso sembra di tornare agli anni '70, anche se è giusto che la Virtus faccia le sue valutazioni, ci mancherebbe.
Se le due società troveranno un accordo, un'ipotesi potrebbe essere che Virtus e Fortitudo costruiscano una società ad hoc per la gestione dell'impianto. Secondo il Carlino, infine, prima della pubblicazione del bando il Comune dovrà fare lavori di messa a norma per un totale di 4 milioni di euro.

Insomma, la partita è appena cominciata. E non si escludono colpi di scena, come successe nel 2014, quando era tutto fatto per il ritorno delle Vu Nere al Madison, e all'ultimissimo momento saltò tutto per una controfferta al ribasso della Unipol Arena.

(nella foto il Madison di Piazza Azzarita in costruzione, dalla pagina Facebook "Bologna che cambia")

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