(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Pietro Aradori è stato sentito da Filippo Mazzoni per il Carlino Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Sto bene. I problemi fisici sono alle spalle, purtroppo come squadra stiamo ancora cercando la chimica giusta. Alti e bassi con 4 vittorie e ora 2 sconfitte di fila. Vero un campionato pieno di risultati strani. L'Urania senza tre perdine del quintetto che vince con Verona. La stessa Verona che nonostante il grande organico non segna nemmeno 50 punti con la Fortitudo, Livorno che in casa fa la schiacciasassi ma fuori fatica, Cento che sta giocando un signor campionato. Dall'unione dei due gironi il livello del campionato ha continuato ad alzarsi e ci sono tante squadre che vogliono far bene

La Fortitudo?  La vedo molto bene, ha tanti giocatori di mestiere e una società sempre pronta a mettere staff e squadra nelle migliori condizioni. Basta vedere il mercato e come senza perdere tempo per far fronte agli infortuni si sia subito mossa». 

Per me sarà una sfida speciale, il PalaDozza è un posto magico, i tifosi sono pazzeschi, in sei anni ho vissuto tantissime belle partite, tanti alti. Ovvio anche dei bassi. Il destino mi ha portato a Bologna giovanissimo, poi sono andato in giro, ma ci sono tornato, qui adesso ho tantissimi amici, dove vivo, dove mi sono fatto una famiglia, il destino ha deciso per me che la mia vita fosse qui. La prima parola che mi viene in mente è passione. E' la maglia che ho indossato di più. Nel basket, ma anche in altri sport, credo sia difficile rimanere nella stessa società per così tanti anni. Ho coltivato tante amicizie quindi posso dire che anche Fortitudo è un po' casa mia.

L'addio estivo? Sono sempre stato molto lucido e sereno, ho espresso il mio pensiero. La Fortitudo ha fatto altre scelte, legittimo, non credo valga la pena di ritornarci sopra".

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