Emanuele Mazzalupi, vice di Attilio Caja, è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Tutto è nato da Attilio, avevamo lavorato insieme a Scafati l'anno scorso in Serie A. Lui arrivò a novembre, io a metà dicembre poi, dopo le sue dimissioni a febbraio in seguito alla sconfitta con Trento, io sono rimasto nello staff con Sacripanti raggiungendo la salvezza all'ultima partita. Quando chiama un allenatore come Caja è sempre un enorme piacere, perché ha trent'anni di esperienza in Serie A e perché la Fortitudo è una piazza storica: non ho avuto alcun dubbio nell'accettare.
Ho trovato un gruppo di ragazzi in gamba, pronti a lavorare e a mettersi in discussione ogni allenamento, a recepire ciò che il coach chiede in ogni momento. Questa è una cosa ottima. Sul piano societario, la dirigenza ci è molto vicina, è presente agli allenamenti e non ci stanno facendo mancare nulla. Da questo punto di vista l'ambiente è super.
Sicuramente l'aspetto difensivo è molto importante, non solo per noi ma per tutte le squadre che vogliono far bene in un girone e in un campionato così competitivo. L'aspetto offensivo verrà di conseguenza. Se questa squadra riuscirà a difendere bene, riuscirà anche ad attaccare bene. Di punti di forza offensivi ne abbiamo anche diversi.
Il girone è molto competitivo, il campionato è molto competitivo, molte squadre giocano per stare in alto in classifica. Alla fine, sicuramente qualcuno sarà soddisfatto, qualche altro meno, la differenza la faranno il gruppo e la continuità sul lungo periodo"

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