Giornata di miracoli e regali, regali e miracoli, per la Fortitudo che compie il suo dovere di allungare la serie battendo una Cremona (senza Lacey) in una partita prima faticosa, poi controllata, poi persa, poi recuperata per miracolo, poi vinta, poi persa di nuovo e di nuovo vinta alla fine. Di quelle gare che chissà se riavvicineranno la gente (3478) o se si rischierà di sentirsi svuotati, più che rivitalizzati. Poteva andare peggio, è andata bene, per ora.

Si parte con difesa di Cremona non pervenuta, e area dove la Fortitudo può banchettare con anche il tempo di raccogliere gli scarti e differenziarli: Candussi schiaccia ad ogni azione, Fantinelli viene accompagnato ad appoggiare e immediato 13-7. Poi le cose cambiano leggermente, lo spettacolo è poca roba, e nelle tonnare ne approfittano gli ospiti per impattare, al 10’, a quota 17.

Salutati in parterre Sorrentino, Borra e Raucci (ignorato l’ex Cremona Fontecchio), il clima si indurisce e se tra le mille cose fischiabili l’unica cosa pesa è un antisportivo al periferico Vasl, ci sta che gli animi si scaldino. E più che altro ci si dovrebbe preoccupare dei soliti rimbalzi lunghi mai controllati, che sono la chiave per la prima scappatella lombarda. I tre falli di Italiano e Cucci obbligano ad un Niang in ala forte, la cosa difensivamente funziona, ma il resto no. Ed è 43-36 Cremona al 20’.

Poi Banks si ricorda di non essere venuto a Bologna solo per salutare gli amici, e carica 7 punti di fila che sono linfa vitale in una Fortitudo che inizia a difendere e, in attacco, capisce che dopo due passaggi può andare in area senza dover nemmeno chiedere il permesso. Si segna praticamente ad ogni possesso (24 in 7’), ribaltando il -8 di inizio quarto in uno speculare +8. Candussi e Fantinelli su tutti, 62-57 al 30’.

Angori deve lasciare qualche minuto agli uomini in palla e rischia di pagare dazio con un quintetto troppo gregario, e Cremona ne approfitta per rimettersi in partita. Eboua regala come nemmeno un Babbo Natale tardivo, ma regala anche Candussi facendosi fischiare tecnico dopo cesto messo a segno. Lo sprint parte con 4 punti da recuperare, e la Effe sacramente per due pietre dall’arco, in contropiede, di Aradori prima e Banks poi. Pacher mette un quasi match point, Banks ha bisogno di due tiri per rispondere, De Negri regala due liberi, Banks li mette per il -1 a 18’ ma non dovrebbe essere lui a fare fallo (il quinto) su Caroti, che i suoi li mette. L’eroe diventa Cucci, che converte un libero sbagliato da Panni per il pareggio a 8”, Caroti cicca, overtime a quota 80 di puro carattere.

Un rimbalzo d’attacco convertito in canestro più fallo diventa il trampolino per un +6, ed è chiaro che Cremona non ne ha praticamente più. Poi però Cucci sbaglia due liberi e di là arriva una tabellata di Piccoli, e bisogna ricominciare. No Aradori, sì Pacher per il sorpasso, sì Fantinelli, no De Negri, faticosissima ma vinta.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

“Salotto Bianconero”: la nuova puntata su Facebook e Youtube
FRANK VITUCCI NUOVO ALLENATORE DI TREVISO