(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Tutto in una azione, come si suol dire, dopo l'errore di Bolpin su una specie di match point, in precedenza. Cinciarini riceve palla, Aradori lo lascia passare senza fare fallo (Bologna ne aveva due da spendere), poi sullo scarico per Valentini sia Pietro che - soprattutto - Bolpin rimangono a guardare i troppi metri di spazio che permettono al forlivese di fare il canestro del pareggio. Curioso che una partita dominata dalle difese sia stata decisa da un canestro, ma questo poi, come si suol dire, è il basket. E allora la Fortitudo esce sconfitta da una trasferta che sulla carta poteva anche essere persa - Caja alla vigilia aveva parlato di due risultati su tre per tenere la testa - ma che ad un certo punto sembrava davvero vinta. Gli episodi, come si suol dire, quelli che alla fine girano la partita verso Forli lasciando a Bologna l'amaro in bocca per tanto fatto e poco portato a casa. Se non la convinzione che se la si gioca con tutti e che, però, basta un momento di affanno da parte di quelli che sono sempre in campo per rendere le cose meno facili.

 

D'altronde, le cifre sono quelle che sono: dalla panchina sono arrivati 29 minuti totali giocati, 4 punti (tutti di Conti), 1/8 al tiro e 2/5 ai liberi. Il solito discorso, sul fatto che non diano fiducia per avere qualche opportunità in più, o che non abbiano opportunità in più perchè non diano fiducia. Uovo o gallina, insomma. Però alla fine Aradori - tenuto molto bene - non ne aveva più, Bolpin ha fatto 42' in una delle sue partite meno brillanti in stagione, e il resto lo si sa. Questa è la squadra, e il bicchiere mezzo pieno dice che malgrado tutto si è, dopo 14 giornate, in testa alla classifica. Poteva andare peggio, certo. Ma, dopo una gara come quella di ieri, si potrebbe anche dire che poteva andare meglio. Amarezza, ma alla fine Caja ha preferito - forse giustamente - puntualizzare sulle cose buone. E ce ne sono state tante, comunque.

 

Bolpin
Bolpin - (Foto Mauro Donati)

Just like heaven

La Fortitudo continua ad avere tanto dalla coppia di stranieri, e visti gli andazzi del passato è davvero una bella pesca. Poi Fantinelli, anche se ci si potrebbe chiedere se 18 tiri presi non siano troppi, per lui. Ma d'altra parte, ben chiusi gli altri esterni, qualcuno la palla a canestro la doveva pure tirare, no?

 

Disintegration

Solidarietà tra tifosi anche se rivali, e la protesta della curva di Forlì per la mancata presenza degli ospiti che fa  il pari con lo striscione posto all'andata dalla Fossa sullo spicchio lasciato vuoto dall'assenza dei forlivesi. Sul campo, è mancato Bolpin: le ultime sono andate di alti e bassi, dopo un inizio eccellente. Così come Aradori (12 di media nelle tre del ritorno dopo il ventello mediio dell'andata): ci sta il rifiatare, ci sta un po' meno che non ci sia una alternativa. E poi i liberi, tanti, troppi sbagliati.

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