(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Flats Service Fortitudo Bologna – Trapani Shark 64-59

Che aspetti, Elettra. E pure Al Pacino, tirato in ballo sui social trapanesi dal presidente con il discorso di Ogni maledetta domenica. E infatti, essendo venerdì, non funziona. La Fortitudo allunga la serie, facendo capire che lo sport è anche l’esistenza di avversari che cercano di mettere bastoni nelle ruote di trame per ora frettolose, con una prova di solidità mostruosa, dietro. Laddove si doveva vincere la partita, non essendoci nulla o quasi, in attacco, da un collettivo che non ha punti di riferimento e può solo affidarsi ad un emozionante Bolpin. Trapani mai in vantaggio, ci riproveranno. Ma, per ora, non hanno ancora di che festeggiare.

 

Cronaca

Contrariamente da quanto temuto da qualcuno, squadra e tifosi di Trapani entrano al Paladozza in tutta tranquillità, senza essere presi a bastonate e, anzi, con scambi di cori di rispettiva stima. Striscione fossaiolo di incoraggiamento per Aradori, poi si parte con tanta Fortitudo e poca Trapani. Bolpin tripleggia, Gentile si scaviglia quasi subito, la difesa arpiona tutto l’arpionabile e con 6 cesti da 3 in 10’ è normale chiudere il quarto avanti 25-11.

“Riabilitata” l’antica rivale Bragaglio con striscione in confronto la Graziella era un gioiello, unico accenno curvaiolo ai monologhi dirigenziali trapanesi, la partita diventa più equilibrata: Gentile rientra per poco, ma il problema Fortitudo e l’incepparsi dell’attacco al girar delle panche. Buon che gli altri non la mettono quasi mai, e quando iniziano per fortuna arriva la sirena a fare da gong per chi era un po’ in affanno. E 34-26 al 20’.

 

Con Freeman ben tenuto e Ogden che in attacco può solo fare da sponda o quasi, c’è bisogno di sforzi difensivi titanici, sperando poi, dall’altra parte, nel solo Bolpin. Nessuna delle due prende ritmo, il Maestro Canello non approverebbe, ma è Trapani che ha un po’ più di spinta. Con Pullazi a ciccare per un soffio il -2 da casa sua alla sirena, 48-43 al 30’.

Gli orrori di certi cambi fanno impazzire Caja, che non trova un santo, davanti, a cui votarsi davvero. L’impressione è quella di una squadra calciaiola che cerchi disperatamente di difendere l’1-0, ed è tanta roba l’ossigeno (e +8) che arriva da Panni e Morgillo. Braccino collettivo, Rocky e Apollo che non stanno più in piedi, e sberle che fanno male ma che per un po’ non ammazzano. Bolpin fa +4, però. Freeman stoppa Alibegovic, e festa rimandata. Se ne farà una ragione.

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