(foto Virtus Bologna)
(foto Virtus Bologna)

VIRTUS OLIDATA BOLOGNA – GERMANI BRESCIA 86-76 (18-21, 41-38; 66-53)

Senza sentire troppo le fatiche belgradesi, la Virtus batte la capolista rubandone il posto in classifica. La Olidata, nonostante le assenze di Vildoza e Jallow, stende Brescia in un remake dell’ultima finale scudetto. Dopo un inizio in sordina, la Olidata ha lentamente, e inesorabilmente, preso le redini del match senza più mollarle. L’anima azzurra della Virtus è stata la principale protagonista del match. Hackett ha fortemente limitato Della Valle, mentre Pajola è stato prezioso ovunque, sia in attacco che in difesa. Sotto canestro Akele e Diouf hanno sopraffatto i diretti avversari Bilan e Ndour. Il percorso in LBA prosegue a vele spiegate, godendosi il primo posto, ma venerdì sarà di nuovo Eurolega contro i greci dell’Olympiakos.

Cronaca: l’assenza di Vildoza conduce Pajola in quintetto. Il capitano bianconero deve prendersi maggiori iniziative in attacco, quelle che non fa fatica ad assumersi Della Valle. Il numero 8 di Brescia realizza 11 punti nel primo quarto con 3 triple mandate a segno. Niang commette presto due falli, non una grande notizia visto che stasera la Virtus deve fare a meno anche di Jallow. Entra in campo Diarra e passivamente si mette all’ascolto del professor Bilan che si mette in cattedra a spiegare. Una confusa Olidata muore con la palla in mano al termine del primo quarto. Brescia conduce 21 – 18.
Edwards, dopo essersi fatto dieci giri di lancette consecutivi in campo, va a riposarsi e al suo posto entra Morgan. Brescia è solida e gioca a memoria. Con un gioco da tre punti Massinburg gli ospiti si portano a +8 (28 – 20). Ivanovic chiama time out per provare a ridare un po’ di disciplina alla sua squadra. Ci sono tanti minuti per Taylor che, tolta la naftalina, accende la scintilla attraverso una penetrazione seguita da due assist. Morgan è spuntato e allora la staffetta con Edwards è inevitabile. L’ex Bayern trova una tripla di tabella da nove metri che, unita al jumper di Hackett, riporta avanti la Virtus. Sul finale di primo tempo ci sono storie tese da Pajola e Burnell e gli arbitri fischiano fallo tecnico al giocatore della Germani. Prima Taylor, poi Hackett, sono loro i protagonisti del parziale della seconda metà del secondo quarto che consente alla Olidata di essere in vantaggio all’intervallo: 41 – 38.
La Virtus apre il terzo quarto a suon di triple con Pajola, Edwards e ancora Edwards. L’attacco bianconero, toglie il freno a mano, comincia a correre e Bologna vola a +12 (57 – 45). Hackett, come nelle ultime finali scudetto, mette la museruola a Della Valle che perde l’incisività del primo quarto, mentre Pajola annulla Ivanovic. Rientra Niang che alza il livello dell’atletismo della Olidata, un elemento che Brescia comincia a mal digerire. 66 – 53 al 30esimo.
Continua il momento super positivo di Akele, ex della gara, che a seguito di una schiacciata si lascia andare ad una vistosa esultanza. Brescia per riaprirla prova a  metterla sui nervi. Della Valle fa un po’ di simulazione, ma gli arbitri non ci cascano dopo essere ricorsi all’instant replay. Burnell rischia il secondo fallo tecnico andando a muso duro verso Alston, ma viene graziato dai grigi. La partita si incattivisce? No problem, rientrano Hackett e Pajola. Il playmaker della Nazionale scippa due palloni generando due contropiedi che chiudono definitivamente la partita. Il finale è dolce e in tranquillità. Finisce 86 – 76.

Tabellino

VIRTUS OLIDATA BOLOGNA – GERMANI BRESCIA 86-76 (18-21, 41-38; 66-53)

BOLOGNA: Edwards 16; Pajola 17; Niang 8; Accorsi NE; Smailagic 7; Taylor 7; Alston 3; Hackett 10; Morgan 3; Diarra 0; Diouf 9; Akele 6. All. Ivanovic

BRESCIA: Bilan 13; Ferrero NE; Massinburg 10; Doneda NE; Santinon NE; Della Valle 20; Ndour 3; Burnell 19; Ivanovic 3; Mobio 0; Rivers 5; Couornooh 0. All. Cotelli

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