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In una lunga intervista a SKWEEK Sergio Scariolo ha parlato - per la prima volta - dell'addio alla Virtus

Le sue parole in merito.

In realtà, è stata una decisione che in un certo senso ho anche incoraggiato io. Perché la situazione era cambiata completamente rispetto a quando la Virtus mi aveva convinto. All’epoca, avevo appena firmato il mio nuovo contratto triennale con i Raptors. E la Virtus si era presentata con un programma di alto livello. Quindi, la prospettiva, l’obiettivo, era quello di crescere, migliorare anno dopo anno. E, alla fine del terzo anno, essere in grado di competere con le grandi potenze del basket europeo. Purtroppo, le cose non sono andate così.

Perché pensi che non sia andata per il verso giusto? Perché la società, l’azienda proprietaria, ha iniziato ad andare sempre peggio. E il budget è stato tagliato più e più volte. E tutti si sentivano molto a disagio nella nuova situazione. Soprattutto perché, secondo me, mancava un po’ di coraggio nel dire chiaramente alla gente che la situazione era completamente cambiata. Bisognava cambiare prospettiva, obiettivi. Quindi, quando ti trovi in una situazione del genere, ti rendi conto che le ragioni per cui sei tornato in Europa, lasciando l’NBA, non esistono più. Sono completamente scomparse. E purtroppo, quello che è successo dopo la mia partenza — e non lo dico con gioia, lo dico con tristezza — ha confermato che la difficoltà sarebbe diventata sempre più grande.  Quindi, a quel punto, ho preferito forzare un po’ la situazione.

Quindi stai dicendo che non potevi fare cambiamenti in campo. Era qualcosa di più profondo, giusto? In campo, hai sempre la possibilità di lavorare con i giocatori che hai. Ma la situazione era completamente cambiata. E tu decidi di fare un certo tipo di impegno, di aderire a un programma, a degli obiettivi, e anche ad alcuni strumenti, no? Per raggiungere quegli obiettivi. Poi, quando la situazione cambia completamente, ti senti fuori posto. E io, in quel momento, mi sentivo davvero fuori posto.

Quindi, con quella situazione, hai mai rimpianto di aver lasciato l’NBA, a un certo punto? No, penso di no. Perché ero felice di essere tornato e di aver vinto subito una competizione molto dura come l’EuroCup. È stata una grande stagione, seguita da due anni consecutivi in finale contro una squadra di altissimo livello come Milano, vincendo anche due Supercoppe. No, non lo rimpiango.

Il video integrale

Gara 1 Virtus - Venezia anticipata alle 18