Alessandro Ramagli è stato ospite di Sport Club dopo la promozione della sua Verona in serie A.

"Vincere è sempre un godimento, anche perchè è stata una promozione inaspettata, ma la squadra si è compattata e siamo riusciti a salire la scalinata. Forse Udine è stata danneggiata dalla sosta di 9-10 giorni.
Il mio anno in Virtus è stato quello del pane e salame, e del riavvicinamento dei giovani alla squadra quando forse altri non avevano accettato l'idea della retrocessione. Ma da lì è calata l'età media degli iscritti ai gruppi organizzati, ed è arrivata una proprietà ambiziosa con un pubblico rinnovato: così, con il germoglio piantato, il Dottor Zanetti ha creato un bel fiore. Io feci una prima annata meravigliosa, mentre la seconda fu l'esordio in A1 di una nuova società. Ho il rimpianto di non essere arrivato nei playoff, abbiamo avuto problemi di infortuni, ma ce la potevamo fare. Poi chiaro che io sarei andato via lo stesso, dato che il club voleva rinforzarsi le spalle con personaggi di appeal più internazionale, ma non l'ho visto come una mancanza di rispetto quando il normale cercare chi aveva spessore maggiore: evoluzione della specie, non mancanza di rispetto.
La finale scudetto? Milano sembra più pronta e cattiva dell'anno scorso, e la Virtus dovrà farsi trovare competitiva, adeguandosi al metro arbitrale perchè questa volta gli avversari non fanno sconti. In gara 1 gli arbitri l'hanno sfavorita, ma le grandi squadre devono essere capaci di abituarsi: all'inizio si mena, poi ci si regola. Come diceva mio padre, le prime si danno, le seconde si dividono. Poi se Baraldi ha parlato contro gli arbitri non penso lo abbia fatto per mettere le mani avanti, forse qualcosa all'orecchio gli era ronzato: gara 1 è sembrata la partita di Milano, per quanto è stato concesso, ma la Virtus si doveva abituare.
Milano e Bologna saranno il traino del movimento, da tempo infinito non c'erano due squadre in Eurolega: nessuno può avvicinarsi a loro come budget, ma possono essere qualitativamente rappresentative a livello continentale. Anche mille anni fa Varese e Milano tiravano le altre, benchè con differenze economiche diverse, e non penso che in Spagna o in Grecia le cose siano diverse. Lo scudetto però, per me, lo vince Milano: sono virtussino, spero diversamente, ma gli altri sono favoriti.
L'Eurolega? La Virtus è già squadra da playoff, considerando anche le vicissitudini delle squadre russe.
La Fortitudo? Annus horribilis, con giocatori che presi uno per uno erano anche buonissimi, specie gli italiani, ma tutto è andato storto e piano piano si è visto un processo di autodistruzione. Ripartire dalla A2, campionato anche finanziariamente meno impegnativo, può essere necessario. Non dico con un progetto, ma almeno con un programma."


Il video completo della trasmissione.

https://youtu.be/tSteAJcPhVs

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