Rossella Bucci, moglie di Alberto, è stata sentita da Dario Cervellati per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"È incredibile pensare a quanti tifosi e a quanta gente che non conosco mi parli ancora di lui. Mi emoziona tanto questa cosa. Grazie ad Alberto ho avuto l’opportunità di avere contatti con persone che mi hanno arricchito tanto. Mi ha lasciato un patrimonio umano inestimabile.
Il giorno dello scudetto mi sono arrivati un sacco di video dagli amici di Alberto. Io non ero in casa. Stavo seguendo gli aggiornamenti del punteggio sul cellulare, poi mi sono andata a rivedere tutto quello che mi ero persa. Sarebbe stato il coronamento dei suoi sogni. Per la promozione era andato in giro per tutta Bologna sul pullman. Lui la Virtus l’amava davvero tanto. La mattina si svegliava e subito pensava a cosa potesse fare per migliorarla. Diceva “domani devo dire questo, fare quest’altro.
Lui sapeva che la squadra sarebbe tornata Campione d’Italia. Diceva sempre “spero di esserci ancora l’anno prossimo per vederlo” e l’anno dopo ripeteva la stessa frase. Anche nei suoi ultimi giorni, quando non stava per niente bene, continuava a partecipare alle riunioni in audio-conferenza. E penso che questo lo abbia aiutato a tenere botta. Per lui non c’era cosa più bella di quando a fine partita i giocatori, anche i più giovani e gli stranieri che non conoscevano la sua storia da allenatore, andavano ad abbracciarlo. Erano spontanei: vuol dire che apprezzavano la sua umanità. E per Alberto era importantissimo"

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