Marco Belinelli è stato intervistato da Luca Bortolotti su Repubblica.
Ecco un estratto delle sue parole:

Il PalaDozza? Clamoroso. Ero già tornato lo scorso anno con la Nazionale, e l'accoglienza è stata ancora una volta da brividi. Ho avuto la pelle d'oca, tornerò con Trieste e in caso di finali certamente non me le perderò. Vedere la Fortitudo da spettatore è diverso, è un'emozione a livelli altissimi, che non immaginavo.
Mancinelli? Ci troviamo spesso anche a pranzo a casa mia e mi sembra molto contento di quel che sta facendo e di come sta giocando. È tranquillo, è felice di essere qui da capitano e da ago della bilancia, credo che sappia che questa eventuale promozione dipende molto da lui: la squadra è buona ma Mancio ha qualcosa in più.
Un ritorno alla Effe nel futuro? Non ci ho pensato, di certo lì al PalaDozza la voglia di mettersi in pantaloncini e scendere in campo c'era, ma adesso ho l'Nba e poi vedremo cosa accadrà in futuro. Difficile dirlo ora.
La Fortitudo? Una buona squadra, ben allenata, che combatte e ha del talento, con tanti giovani, in testa Candi, uno che gioca sempre e ogni partita migliora. Poi c'è il PalaDozza, un campo che ha pochi rivali come calore. Il tifo qui ha un impatto devastante, è difficile per chiunque giocarci.
La Virtus? Ho seguito qualcosa in tv, anche loro sono una buona squadra. Spero nel derby in finale, sarebbe una cosa importante per Bologna e tutto il basket italiano. Certo ne può andare in Al solo una, e questa formula mi sembra incomprensibile.
L'obiettivo per gli Europei? Non ce ne siamo posti uno fisso, ma dobbiamo fare bene e dimostrare il nostro valore coi fatti. È una manifestazione importante in cui dobbiamo migliorare dagli errori del passato, rispetto allo scorso anno abbiamo tempo per allenarci, conoscerci e crescere.

(foto di Fabio Pozzati)

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