Dovrebbe essere oggi la fine della bolla Esposito, con ultimo assalto della proprietà Fortitudo all'ex coach di Sassari e Brescia per cercare un sì che mai lo è stato e che - a meno di clamorosi cambi di idea - nemmeno stavolta lo dovrebbe diventare. Altro tempo non sfruttato, per chi è entrato nella seconda decade di luglio senza avere nulla in mano, partendo dalle idee di assemblee pubbliche arrivando al nulla comunicativo di questi due mesi. Alla Fortitudo serve un presidente (ma nemmeno in modo così necessario, dato che in alcuni casi, anche da questa parte del fiume, la carica è stata quasi solo onoraria e non certo decisionista: ricordiamo l'interregno di Romano Volta o, dall'altra parte, dell'omonimo Bertocchi), un asse dirigenziale che porti ad un allenatore e, magari, anche qualche giocatore.

In un mercato dove tutti si stanno accasando, anche quei famosi ex a cui si poteva chiedere un sacrificio per tornare da queste parti: Pini a Cantù, Cinciarini a Forlì, Montano che rimane a MilanoU, Raucci che dovrebbe accasarsi a Ravenna. Sarà difficile trovare una linea, non dimenticando che di A2 si tratta, e che si dovrà riempire il roster di roba italiana per poi andare a cercare i due stranieri.

Alternative ad Esposito? Gli indizi portano a due ex come Luca Dalmonte e Alex Finelli: è da capire se siano nomi davvero contattati e su cui ci possano essere convinzioni, o se siano invece ipotesi inerziali come altre uscite in precedenza.

(foto Pallacanestro Brescia)

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