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(foto Virtus Segafred Bologna)
(foto Virtus Segafred Bologna)

Achille Polonara è stato sentito da Luca Bortolotti per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"Ogni giorno vivo momenti di buio, mia moglie Erika me ne tira sempre fuori. Mi sentivo in galera in ospedale, ho passato periodi senza voler mangiare, ora la sensazione di essere a casa coccolato dai miei figli è inspiegabile. Nel primo weekend lontano da Valencia sono stato in casa, non posso neanche fare una passeggiata perché le difese immunitarie sono basse, pure la mia famiglia deve rimanere qui per non farmi rischiare. Ma abbiamo affittato una villetta in una zona tranquilla, c’è un bel giardino e la piscina. La stanza d’ospedale la sentivo ormai una cella, ora non ho molte energie ma stare con mia moglie e i bimbi è tutto. Loro della malattia sanno e non sanno, ho detto che avevo la febbre, sono piccoli e non fanno troppe domande. Ma chiedono perché non ho capelli: Achille Junior domenica mi ha detto che voleva i capelli corti di papà. Lui non vuole mai tagliarseli, ma stavolta era felice di farli come me. Da quando sono tornato a casa Achille Jr e Vitoria non si staccano mai da me, mi seguono a ogni passo.

Serve tanta pazienza e per me che con la pazienza non ho feeling non è stato facile. All’inizio pensi il peggio, hai mille domande ai dottori perché sei atterrito da un malattia di cui non sai altro se non che è preoccupante. Poi capisci che conta tanto stare sempre col sorriso, come dice mia figlia, anche se con la malattia ci sei tu da solo. Ma non puoi fare a meno di aver accanto persone di cui ti fidi ciecamente. Quella è mia moglie, mi ridà luce quando vedo tutto buio. Perché lasciarsi andare è un attimo e poi tornare è difficile. Ho passato giorni in cui non volevo più mangiare, non era per le medicine ma per la testa. Ho perso molti chili, grazie a lei mi sono rialzato.

I miei compagni sono stati speciali, anche prima della finale squadra e staff sono venuti a trovarmi sotto casa. Shengelia mi ha detto “ Sei tu il vero mvp”, dandomi il suo premio. Poi è passato Pozzecco: una persona molto sensibile e istintiva. Quella videochiamata dal ritiro della Nazionale è stata una sorpresa; mi ha scritto Poeta per avvisarmi che stavano per telefonare ma non pensavo fosse per avermi con loro per l’allenamento. I medici del Sant’Orsola mi scrivono ogni giorno, Belinelli mi è accanto a ogni passaggio, tutta la Virtus mi cerca. Ringrazierò sempre Arianna Mihajlovic e figli per la telefonata, mi ha dato grande forza e non deve essere stato facile per chi ha perso un marito e un padre tornare a parlarne di quella malattia. Uno pensa mi annoi a casa, ma il mio cellulare squilla sempre.

Il rinnovo con la Virtus? Non lo so, vedremo. Non so se potrò giocare di nuovo, ma non ci penso. Il mio solo obiettivo è tornare a vivere una vita normale"

 

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