VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Gentile A – voto 7,5 – (27 pti, 3/5 12/20 0/3) l’uomo della provvidenza a cui ci si affida per scacciare i mali. Col suo fisico andare al ferro pare una banalità, incontenibile costringe Omogbo a sporcare un’ottima prestazione coi falli. Aggiunge pure 7 rimbalzi e 4 recuperi
Umeh – voto 6 – (7pti, 1/2 0/3 2/5) prima passaggio con 2 bombe a segno, da lì viene relegato ai margini con errori e stoppate subite.
Pajola – voto 6 – (2pti, -/- 1/1 -/-) perde un pallone banale, ma dietro ci da dentro e nell’unica occasione che gli viene lasciata trova un bel canestro in percussione
Ndoja – voto 6,5 – (6pti, 1/1 1/2 1/2) l’uomo mascherato prova poche iniziative ma quelle che fa sono preziose, non a caso Ramagli lo vuole in campo alla fine, dove l’astuzia e la furbizia hanno un senso.
Rosselli – voto 6 – (3pti, 1/1 1/1 0/1) il passo lento lo si nota dalle stoppate a fila prese, ci mette mestiere per non deragliare e nel secondo tempo quando riproposto ha il suo perchè
Lafayette – voto 7 – (12pti, -/- 3/5 2/4) sornione a lungo, emerge da leader nel finale con ben 3 giocate difensive mirabolanti, il cesto della sicurezza e la faccia di quello su cui puoi sempre contare
Aradori – voto 5,5 – (9pti, 2/2 2/6 1/3) ai margini della partita, non ha mai il passo giusto per far la differenza ed anche dietro non sempre regge
Lawson – voto 5 – (5pti, 5/6 -/- -/-) passo felpato in una partita dove i più saltano, non ha luce nelle sue piazzole preferite, da centro per i falli di Slaughter finisce per faticare dando spazio agli avversari che possono trovare punti in area. Un solo rimbalzo grida vendetta
Slaughter – voto 7 – (10pti, -/- 5/7 -/-) animale d’area, con lui in campo tutti girano al largo, trovando pure buoni spunti offensivi. Sempre eccessivamente generoso nel lottare su ogni pallone, inseguendo un ruolo di specialista usato negli ultimi anni tra le grandi d’Europa

Ramagli - voto 6,5 - il piano partita è dichiarato, si va al ferro sfruttano la forza fisica soprattutto degli esterni, qualche volta però lo si fa senza costruire con diligenza e in quei casi deragliare è un attimo. Un maggior equilibrio con soluzioni dall’arco potrebbe portare a più spazio in area e meno soluzioni complesse. Ma a forza di spingere il risultato è arrivato e le paure scacciate.

Le parole di Alessandro Ramagli - Un bel passo, e bello vedere tutto questo entusiamo attorno alla squadra. E lo dico non per paraculaggine, ma solo perché fin qua ci siamo meritati gli applausi. Abbiamo condotto costantemente ma loro non sono morti pur perdendo in corso d’opera Moore. Noi ci accendiamo e spegniamo, è qualcosa che dobbiamo migliorare, ma a differenza di Trento siamo riusciti a mettere in campo anche personalità. E questo è stato un passo in avanti. Poi, parlando di pallacanestro, tante cose vanno ancora messe a posto. Non mi piace l’idea di rifugiarmi in qualcuno, parlando di Gentile, preferisco dire che è giusto caricarlo e farlo coinvolgere, ma è una cosa che va fatta con tutti: i giocatori caldi vanno tenuti in ritmo, e lui lo ha fatto. Gentile stava cercando una casa confortevole e affettuosa, e l’ha trovata. Sono contento, perché sarebbe stato brutto rischiare di perderlo per strada. Magari poi difenderà altri colori, ma intanto è sulla strada giusta, è un patrimonio da conservare. Comunque, oggi non siamo andati benissimo a rimbalzo, ma contro una squadra garibaldina abbiamo limitato le palle perse: oggi abbiamo rischiato un po’, ma in un processo di costruzione ogni cosa ci può aiutare.

LA VIRTUS ESPUGNA PESARO, PRIMA VITTORIA IN TRASFERTA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91