Marco Belinelli è stato sentito da Luca Muleo per il Corriere dello Sport. Un estratto dell'intervista.

"Mi ricordo solo che sono andato in campo pieno d'emozione, ho preso la palla e segnato da tre. Ero talmente emozionato. Ho quel ricordo lì, entro, tripla, faccia come il c… insomma. E' una delle cose che mi distingue, fare quello che so fare: far vedere il mio talento, trasmettere ai compagni, alla società e ai tifosi la mia voglia di vincere. Perché vincere è tutto.
Per noi è importante a livello di crescita, dobbiamo migliorare ancora per essere dove vogliamo arrivare. Verso l'obiettivo finale. Il derby è una partita speciale, ne ho giocati un po', è inutile quando ti dicono che è una gara come le altre. Ci provano tutti alla vigilia, ma non è così. Sono sicuro che l'affronteremo con la mentalità giusta, aggressivi soprattutto dal punto di vista fisico. La Fortitudo è reduce da una grandissima prova, sarà carica, non dovremo pensare alla classifica. Non è seconda contro penultima: bisogna pensare di affrontare una delle più forti, perché stanno giocando bene.
Sono sincero, ho sempre pensato all'America e a Kobe. Ma questa attesa per la sfida di Bologna l'ho comunque sentita addosso. Da quando sono piccolo è sempre stato sulla bocca di tutti. La settimana del derby era diversa dalle altre, ci si insultava tra amici virtussini e fortitudini. Fa parte di Bologna, un'esperienza bellissima ed è bellissimo esserci, perché è una fortuna che non tutti hanno.
Spero sia anche divertente, per noi e per il pubblico. In questo momento c'è assolutamente bisogno che la gente si diverta: noi proveremo a fare il nostro anche per questo. Aggressivi, pronti ad attaccare, senza pensare a troppo altro"


(foto Virtus Pallacanestro)

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