Acqua San Bernardo Cantu' - Flats Service Fortitudo Bologna, il dopopartita di gara 2

80 minuti di Desio senza mai collassare, ma senza mai nemmeno dare l'impressione di poter essere davvero in partita: buoni inizi, lenti scivolamenti verso la poca potenza agonistica, il restare aggrappati a quel che c'è ma restando come Leonardo con Kate: non annego subito, ma nemmeno riemergo dalle acque gelide. E alla fine sappiamo come è andata. La Fortitudo di gara 2 non è diversa da quella di sabato, e porta la serie con Cantu' a Bologna chiedendosi, prima di tutto, quanto l'ambiente ci creda. Da nervosismi e connessi, a vedere il campo, non sembra che tutti siano sulla stessa barca, possibilmente non il Titanic.
Alla fine sarà anche il campionato degli italiani - e lo è - ma quel che può fare la differenza sono anche gli stranieri. McGee di Cantù, che dopo tanta fatica è esploso. E dall'altra parte le lune storte dei bolognesi, a non garantire alcun tipo di affidabilità quando sarebbe servita. Freeman si è guadagnato l'ennesima nomination al contrario da parte di Caja nel post partita, mentre ormai sulle schizofrenie di Gabriel non è che ci sia tanto da dire: lui le gioca tutte così, quando ne mette tre di fila allora esce una partita, altrimenti ne esce un'altra. Ma tutte cose che fanno capire che non ci si può fidare, soprattutto se la sfuriata non serve a vincerla ma solo ad aggiustare disastri fatti in precedenza.
Infine, la questione stanchezza: orbata di un regista di riserva - Vencato ha alzato bandiera bianca, e ovviamente Sabatini non può essere ancora proposto - e di un cambio nei lunghi, si ruota in otto con ovvie problematiche di chi deve giocare così spesso. Ecco quindi che manca dinamismo e si collassa a rimbalzo, soprattutto andando a vedere quelli presi dagli esterni canturini. Saprà il Paladozza dare quel famoso quid che in trasferta proprio non c'è stato?
Sei bellissimo - Più o meno le stesse cose di gara 1: Aradori che non si arrende (anche se grida vendetta farsi prendere un rimbalzo d'attacco dal tiratore di liberi che poi, indisturbato, infila da tre punti), Cusin che è più solido di Freeman, e tutto sommato la tenuta mentale di chi, sul -17, in un modo o nell'altro l'ha riaperta.
In altomare - Mian ha tirato la carretta fin qui, ma ora sembra non averne più (25% al tiro e -4 di valutazione complessiva nelle ultime 6): è rimasto qualcosa, per questo finale di stagione? Di Freeman e di Gabriel, già detto.