Giorgio Archetti, presidente di Fortitudo per il Sociale, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

La Effe in A2 è un dispiacere per tutti noi tifosi, ma non credo e non penso che questo risultato sportivo avrà conseguenze sulla Fortitudo per il Sociale. Siamo nati tre anni fa mossi dal nostro impegno e dall'intuizione del presidente Christian Pavani, che per primo ha creduto fortemente nel nostro progetto e si è speso personalmente perché potessimo iniziare a fare del bene.
Di recente avete aiutato profughi ucraini in fuga dalla guerra. Sì, abbiamo portato loro beni di prima necessità in un campo profughi in Romania e tornando in Italia abbiamo portato in salvo due famiglie che erano in diffcoltà.

Il futuro? Siamo in attesa delle decisioni che stanno prendendo in società, ci siamo messi a disposizione. La nostra proposta è proseguire con la nostra attività sociale. Il mio auspicio è che la nuova dirigenza biancoblù dimostri la stessa, grande sensibilità evidenziata da Christian Pavani e dalla società che in questi tre anni ci ha messo in condizioni di fare del bene. La Fortitudo oggi non è solo un riferimento sportivo.
Vorremmo renderci sempre più autonomi sul piano economico finanziario. Stiamo cercando sostenitori che possano credere concretamente nella nostra attività. Non è per me, io presto la mia attività a tempo pieno a titolo completamente gratuito, ma abbiamo costi da affrontare nel fare solidarietà. Confidiamo nella città di Bologna, dall'imprenditoria ai cittadini: aiutateci ad aiutare".

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