Nel programma "Fossa on the Radio" alcuni rappresentanti del gruppo hanno commentato alcune recenti dichiarazioni di Gianluca Muratori.

"A noi piace parlare della Fortitudo sul campo, e non di altre cose. Siamo partiti dalla situazione critica dell'anno scorso, quando facemmo striscione su Pavani e Muratori che 'giocavano con i nostri valori', ricordando che Pavani era stato messo in quel ruolo da Muratori. Poi il proprietario disse che la stagione scellerata era stata, a tre giorni dalla retrocessione, colpa dei tifosi: fu quando ricordò che eravamo stati noi a chiamarlo e poi, in modo incoerente e ingrato, lo criticavamo. Non abbiamo presenziato con lo striscione all'ultima di campionato, ma con quelle scritte sulle loro castronerie. In seguito le cose sul campo si sono sistemate, ma queste dichiarazioni contro di noi non ce le siamo dimenticate, e alla prima gara di questa stagione, a San Lazzaro, lo abbiamo fatto presente: presenti per la maglia, ma il passato non ce lo dimentichiamo.
Dopo leggiamo i ringraziamenti di Muratori agli abbonati, però in una precedente intervista non ha detto nulla su questa problematica con noi, mentre noi ricordiamo che il tifo è forse la principale fonte di incassi, se non la seconda, che ha questa società.
Con lo striscione dell'ultima partita abbiamo reso atto che il peggio è passato, ma abbiamo anche ricordato che quelle parole non sono state da noi dimenticate. Non ha fatto nessun passo in avanti nei nostri confronti, ma ha preferito fare dei passi indietro, ricordando le polemiche e dandoci un ruolo colpevole che non siamo disposti ad avere. A noi basterebbe che Muratori rimodulasse certe parole nei nostri confronti: vero che questa proprietà ha salvato la Fortitudo, ma lo ha fatto (con l'aiuto di tanti tifosi che si sono abbonati durante la pandemia per partite non viste) dopo essere stata la causa del buco.
A noi non va di sentire sempre la storia per cui siamo noi la gogna della Fortitudo: accettiamo che Muratori sia come Fonzie che non sia capace di chiedere scusa, ma le difficoltà non le abbiamo create noi e non possono queste essere rivoltate contro di noi. Non è possibile che la tifoseria più numerosa al botteghino sia una causa di questi mali, dopo tre anni scellerati portati avanti da un personaggio che a Firenze ha fatto strike in pochi mesi. Noi ci siamo andati molto vicino, e sappiamo che ora il lavoro dovrà essere programmatico per i prossimi anni, e non pretendiamo scuse dirette ma nemmeno girarci attorno come Fonzie. E non è corretto farci passare come qualcosa che tiene lontano gli investitori.
La società continua a fare degli errori comunicativi, come la dichiarazione sull'ingresso di Sbezzi smentita subito dopo, quando pensavamo che questo personaggio fosse in realtà legato solo alla passata gestione, o far passare come chissà cosa un passaggio normale come il pagamento dell'INPS.
Noi per qualche anno abbiamo dovuto far cose che non risultano nel mansionario del tifoso, ma questo non vuol dire che noi abbiamo ancora un potere politico nella Fortitudo, dispiace che si indichi sempre la Fossa: non vogliamo sentirci bravi perchè facciamo gli abbonamenti dato che lo fanno anche altri tifosi, ma nemmeno andare avanti in questo modo. Non pretendevamo scuse pubbliche o lavate di capo, ma nemmeno il darci degli ingrati. Comunque, per noi la questione è chiusa: Fossa da una parte, lui dall'altra, fine. E a noi interessa davvero che la cosa più importante ora sia arrivare a zero debiti, non certo fare mercato o la promozione, perchè se dobbiamo indebitarci preferiamo restare settimi."


 

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